Mio padre mi racconta (e molte altre persone di una certa età ricordano) quando i panni si lavavano con la cenere, sulla quale poi si versava l’acqua bollente. Quella soluzione era la lisciva, un prodotto naturale e a basso costo, dal momento che la legna era quella proveniente dai camini e dalle stufe con cui si scaldavano le abitazioni.

Negli ultimi anni abbiamo sentito il desiderio di tornare alle vecchie pratiche spesso dimenticate ma sempre efficaci, i metodi delle nostre nonne, che vivevano in modo più semplice e probabilmente più sano e naturale.

E’ così che tra le altre cose ho iniziato a produrre la lisciva, quello che oggi verrebbe definito un detersivo ecologico (biodegradabile, riduce gli imballaggi, si ricicla un materiale di scarto).

Forse la preparazione necessita di un po’ di tempo, ma è un’operazione semplice e il risultato è un bucato pulito e privo di additivi chimici che in molte persone provocano fastidi, irritazioni, allergie.

Questa la procedura, per chi volesse sperimentare:

-bisogna innanzitutto filtrare la cenere (di legna, non pellet o carbonella); io uso un setaccio per farina;

-mescolando, si porta a bollore (in una pentola di acciaio inox, no alluminio!) una quantità di acqua e cenere nella proporzione 5:1 (5 acqua, 1 cenere). La bollitura deve proseguire per un paio d’ore almeno;

-si lascia raffreddare e poi riposare tutto per alcune ore e per una notte intera. All’indomani si vedranno separate la parte liquida da quella solida; si dovrà quindi filtrare e travasare la parte liquida (meglio in un contenitore in vetro), un mestolo per volta agitando il meno possibile il liquido, con l’aiuto di un imbuto e un colino di tessuto (o altro che si presti altrettanto bene). 

-La parte liquida sarà il nostro detersivo da bucato, per vetri e pavimenti. La parte solida rimasta depositata nella pentola potrà essere utilizzata per rimuovere le bruciature dalle pentole.

Provare per credere!